Nonostante le previsioni meteo incerte per il pomeriggio, tutto sembra indicarci la via dei monti: Il Fabio si è ripreso ed in cielo non c’è una nuvola. Pochi km di auto e siamo al ponticello sul Tagliamento di Andrazza, il più rurale dei tre nuclei storici di Forni di Sopra (UD) e punto di partenza del sentiero 362 per il Rifugio Flaiban Pacherini. Siamo a quota 837 m e dobbiamo arrivare a quota 1.587 m in alta Val di Suola in circa due ore. Siamo all’ingresso nord-orientale del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, dal 2009 Patrimonio dell’Umanità.
Covo in segreto di raggirare il Fabio, visto che è convalescente. Il piano è arrivare al rifugio, riposarsi una mezz’oretta e poi ripartire verso una delle tante mete. Confidando nel suo spirito competitivo, gli confesso solo all’arrivo che il Rifugio è una tappa intermedia. Il sentiero 362 è percorribile senza alcuna difficoltà tecnica, per metà all’ombra del bosco, per metà su sterrato noioso. All’arrivo una sorgente fresca di acqua trasforma il rifugio in un’oasi, il resto lo fa un buon caffè e la torta alla cannella. Da qui partono diverse escursioni:
- 15 min di percorso botanico;
- 1 ora per il Passo Suola (1.994 m) attraverso la splendida conca erbosa sotto le pareti della Cima Val di Guerra;
- 2 ore per l’anello Passo del Mus–Forcella Fantulina Alta;
- 3 ore per la Ferrata Cassiopea;
- 5 ore per il famoso sentiero Truoi Dai Sclops per la Forcella dell’Inferno;
- 4 giorni: Anello delle Dolomiti Friulane
Senza esagerare, puntiamo al Passo Suola anche perché l’anello del Passo del Mus sarebbe sprecato visto la nuvolaglia che staziona al di là della Forcella. In un’oretta arriviamo al Passo Suola (1.994 m) percorrendo così 1.150 metri di dislivello e la mia gioia è incontenibile. Abbiamo costeggiato un’incredibile parete di dolomia, arricchita di guglie e torrioni, con piccoli nevai alla base. Yuma corre felice e scava sotto i cespugli di rododendro irsuto. Pochissimi gli escursionisti, pochi e lontani sono anche gli stambecchi.
Torniamo al Rifugio a mezzogiorno e lo troviamo già pieno. E vai di zuppa, polenta e formaggio. In questo Rifugio la vera attrazione è il figlio del gestore. Ha 8 anni, biondino, due grandi crocs ai piedi. Con una serietà impressionante, da adulto, prende le ordinazioni, serve ai tavoli, sparecchia, pulisce i tavoli e, giuro, lo abbiamo visto uscire con la scopa e pulirla accuratamente dai gattini di polvere grattandola contro la staccionata, come una massaia. Ad un certo punto inciampa nelle crocs sugli scalini e quasi si ammazza per salvare i piatti, si rialza senza frignare e corre in cucina urlando fiero <<non li ho rotti, visto?>>. Chiedo se possiamo portarcelo a casa ma niente, la trattativa non va in porto.
Giornatona dolomitica memorabile e già la malinconia mi assale. Domani si parte e io voglio trasferirmi in Friuli. Non voglio più tornare.
DETTAGLI DEL PERCORSO
Dislivello in salita: 1.185 m
Dislivello in discesa: 1.220 m
Distanza percorsa: 11,4 km
Tempo in movimento: 4 h e 15′
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IL RIFUGIO ALPINO PACHERINI FLAIBAN
Il rifugio è situato all’ingresso nord-orientale del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane in alta Val di Suola a 1587 metri di altitudine.
Il rifugio è aperto da giugno a settembre e non è provvisto di locale invernale. E’ dotato di 4 camerette per 16 posti letto complessivi.
Per informazioni, fuori stagione potete scrivere via mail a:
info@rifugioflaibanpacherini.it
Sito Web: http://www.rifugioflaibanpacherini.it/
I CAPITOLI DELLA NOSTRA AVVENTURA FRIULI E DINTORNI 2018
- Vacanze in Friuli Venezia Giulia: perchè?
- GIORNO 1: La diga del Vajont
- GIORNO 2: Il Campanile della val Montanaia (escursione)
- GIORNO 3: Riserva Naturale Forra del Cellina (escursione)
- GIORNO 4: La grotta Landre Scur (escursione)
- GIORNO 5: Lago di Centro Cadore (canoa)
- GIORNO 6: Alla scoperta del Tagliamento (escursione)
- GIORNO 7: Rifugio Pacherini e Passo di Suola (escursione)
- GIORNO 8: Lago di Sauris e Alpi Carniche
- GIORNO 9: Riserva Naturale Regionale Foci dello Stella
- GIORNO 10: Il Lago di Santa Croce (canoa)
- GIORNO 11: Il Rifugio Carlo Semenza (escursione)