Lago d’Endine: spiagge, passeggiate, bici, canoa e relax

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Il nostro nipotino ha appena compiuto 2 anni ed abbiamo così deciso di metterci alla ricerca di luoghi carini per una bella gita domenicale familiare, magari con la possibilità di immergere la canoa in un qualche specchio d’acqua pulita per far fare al piccolo il battesimo dell’acqua. Ed ecco che un sabato mattina siamo partiti per esplorare il Lago di Endine, una vera perla lombarda che, con la sua forma allungata, si estende per 8 km ca. in direzione sud-ovest/nord-est nella val Cavallina, tra Bergamo ed il lago d’Iseo. Circondato da rilievi che raggiungono i 1300 m, è un luogo davvero piacevole per svolgere diverse attività.

Noi abbiamo scelto come campo base Monasterolo del Castello (vedi info oltre).

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Aree pic nic e relax

Esistono diverse aree attrezzate lungo tutto il perimetro dove noleggiare sdraio e lettino, dove poter stendere un asciugamano, fare un bagno o accendere la griglia.

Area Barbecue Monasterolo del Castello:

Area Barbecue Endine Gaiano:

  • appena superato il bar-ristorante K-Beach

Aree pic nic:

  • Parco Biali (Monasterolo)
  • Casa del Pescatore (Monasterolo)
  • Prato centrale (Spinone al Lago)
  • Spiaggia Lido (Spinone al Lago)
  • Bar-ristorante K-Beach (Endine Gaiano)
  • San Felice – località Torre (Endine Gainano)
  • Ranzanico (diverse aree pic nic lungo la sponda del lago)

Sito ufficiale Val Cavallina

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Passeggiare

Un sentierino di 16 km consente di percorrere in 3 ore il periplo del lago. È totalmente in piano, agevole, ma non così tanto da poter condurre un passeggino. Inoltre occorre prestare attenzione nei brevi tratti da percorrere sulla SS42 e sulla provinciale.
Fonte: goodtrekking.it

passeggiata Lago d'Endine


Andare in bici

È possibile organizzare una pedalata di 60 km da Nembro al lago di Endine lungo un percorso panoramico che attraversa la Val Cavallina.
Fonte: incavallina.it

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Attività e sport acquatici

Vi sono numerosi approdi per immergere la propria canoa, kayak, windsurf, oppure potete noleggiare canoa, kayak e pedalò c/o bar e ristoranti. Attenzione: dalle 11.00/12.00 sale un vento termico da sud quindi, a meno che non pratichiate windsurf, meglio programmare le escursioni al mattino presto.

Noleggio Monasterolo del Castello:

Noleggio Spinone al lago:

Noleggio Endine Gaiano:

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Carp fishing

Il Punto Unico Concessione Attendamento ha sede presso la Casa del Pescatore a Monasterolo del Castello e la gestione amministrativa è in capo alla COOPERATIVA SOCIALE L’INNESTO ONLUS.

e-mail: casadelpescatore@innesto.org
Tel – fax: 035.81.47.41
Solo informazioni sul regolamento Lodovico Patelli Cell. 329.21.69.578

Al seguente link potete trovare tutte le informazioni riguardo.

Pesca al lago di Endine - Traina al luccio dal pedalò - YouTube


Ristoranti

Lungo tutto il periplo del lago sono presenti numerosissimi ristoranti, spesso con veranda esterna con vista lago, dove poter gustare piatti sia della tradizione di montagna che di lago.

 

 


Monasterolo del Castello

Abbiamo scelto Monasterolo del Castello sulla carta per la sua ampia forma a ventaglio. La forma stretta ed allungata del lago, in corrispondenza di Monasterolo è quasi interrotta dall’ampio conoide, costituito da materiali sedimentari, depositati nel lago allo sbocco dei Torrenti Torrezzo e Spirola. È proprio sul conoide che si è insediato il centro abitato di Monasterolo e qui, oggi, bellissimi giardini attrezzati sono a disposizione dei turisti.

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E il Castello? Il Lago di Endine è la traccia evidente delle ultime fasi della glaciazione wurmiana, ossia della massa di ghiacchio che dalla Val Camonica si infiltrava in Valle Cavallina. L’ultima ritirata glaciale, risalente a 12-15.000 anni fa, ha lasciato come deposito morenico terminale la collina su cui sorge il castello. Oggi il Castello di Monasterolo è di proprietà privata e ospita ricevimenti, mentre nel suo parco, tra i più importanti del Nord Italia, si trovano oltre settecento specie arboree facendone un vero e proprio giardino botanico (info e storia).

Castello di Monasterolo - Sito ufficiale Turismo in Val Cavallina ...

Cosa troverete a Monasterolo del Castello?

1) Parcheggio a pagamento a questo indirizzo. Costo 1,00 euro/h, parchimetro solo a monete. Si raccomanda di arrivare presto nel weekend, cioè entro le ore 9.00 ed almeno entro le ore 10.00 nei giorni feriali di luglio e agosto;

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2) Bar Biali, un bar molto grande dove poter prendere un caffè, pranzare o prendere un gelato. C’è una piscina ma ahimè chiusa nel 2020 per covid-19. Sul retro sono disponibili gratuitamente WC pubblici puliti. Nel parco circostante, oltre ad un bel prato dove sdraiarsi e orgnizzare pic nic in riva al lavo, è anche disponibile una postazione in cemento con 4 griglie a disposizione gratuitamente dei turisti. Attenzione che dalle 11.00/12.00 sale da sud ogni giorno un vento termico rendendo difficile la grigliata.

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3) Sentiero per una passeggiata: dal lungo lago si diparte il sentiero perimetrico che costeggia tutto il lago. Sulla sinistra si può raggiungere il castello in 15′-20′ (1,6 km), mentre sulla destra si costeggia dapprima il bellissimo giardino del Ristorante Tenuta La Laguna e, poco oltre, il parco del Ristorante La Fonte che offre un servizio di Take-Away con consumazione ai tavoloni di legno con vista lago.

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Proseguendo, si supera un ponticello in legno, si costeggia il canneto e si giunge ad una delle fonti di acqua minerale di Monasterolo del Castello.

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Il sentiero prosegue costeggiando prevalentemente canneti.


4) canoa: sul lungo lago, nel parco Biali, è possibile immergere in acqua la propria canoa con estrema comodità. Noi che abbiamo una canoa gonfiabile, abbiamo potuto gonfiarla sul prato e all’ombra delle piante. L’acqua non è fredda ed in estate è piacevole.

Che tipo di vegetazione aspettarsi lungo le sponde? I primi metri dell’ambiente acqueo, sia in profondità che in superficie, sono caratterizzati dalla tipica vegetazione lacustre  di cui le specie più evidenti sono la canna palustre, la tifa, i giunchi e le ninfee bianche. Tra le specie rappresentative della zona palustre e torbosa, si ricordano alcune varietà di carici, iris giallo, equiseti, mazza d’oro, menta acquatica, sparganio, ranuncolo; mentre nella parte sommersa il potamogeton, il millefoglie d’acqua e il ceratofillo, costituiscono praterie dense e variegate. Ci troviamo quindi in un ambiente particolarmente ricco di vita animale, adatto alla nidificazione di specie dell’avifauna stanziale e migratoria come il germano, la folaga, la gallinella d’acqua, il cigno, il tarabusino, lo svasso, l’allocco, il martin pescatore, ma anche rifugio di numerose varietà di anfibi e pesci.

Noi abbiamo deciso di puntare verso il fiume Cherio, unico emissario, che finisce la sua corsa gettandosi nell’Oglio. Incredibile è la quantità di germani e folaghe che abbiamo trovato nascosti tra il canneto. Un airone cinerino ci ha accompagnato per tutto il tragitto spostandosi tra i sassi e le boe. La zona sicuramente più affascinante è quella che accoglie il canoista incuneandosi lungo il canale del Cherio. Il percorso si interrompe al ponticello dove un dislivello con rapide sugerisce di tornare indietro.

Percorso di appena 2 km, ma di grande soddisfazione!

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5) Curiosità: Le sorgenti di acqua minerale

Lungo il fondovalle della Val Torrezzo, salendo progressivamente di quota, è possibile incontrare una serie di importanti captazioni che sfruttano per l’uso idropotabile le acque delle numerose sorgenti: si segnalano un gruppo di sorgenti poste a 480-520 metri di quota e la sorgente Fontanello (o di Val Torrezzo), posta a circa 600 metri di quota. Indagini geofisiche eseguite in corrispondenza della sorgente Fontanello e nell’area a monte di essa, hanno evidenziato la presenza di una potente coltre detritica con spessori anche di 20 metri, che costituisce un importante serbatoio di ricarica delle acque, le quali probabilmente vengono a giorno a causa di un aumento della frazione fine del detrito e per l’avvicinarsi alla superficie del substrato roccioso; in parte l’alimentazione della sorgente può essere certamente dovuta alla circolazione idrica presente nella fratturazione e nelle discontinuità del substrato roccioso, tenendo conto della presenza, a monte fino allo spartiacque, di caratteristiche morfologiche carsiche.

Una delle risorse legate alla costituzione geologica ed idrogeologica del territorio di Monasterolo data dalla presenza di falde profonde di acque mineralizzate ricche in ferro e solfati. Tali acque sono state portate a giorno da perforazioni eseguite sul delta lacustre del torrente Torrezzo. Esse, dopo circa 60 metri di depositi alluvionali e lacustri torboso-argillosi, hanno attraversato falde mineralizzate contenute nelle fessurazioni dei calcari neri ricchi in sostanze carboniose della formazione delle Argilliti di Riva di Solto.
La composizione chimica delle acque delle diverse sorgenti, rappresentativa di condizioni piuttosto differenti caso per caso, nonostante la relativa vicinanza delle perforazioni, tanto che ciascuna di esse può essere riconosciuta da una peculiare caratteristica che la distingue dalle altre. Le sorgenti “Smeraldina” e “dei ferrobatteri”, come evidente dalla denomiazione, sono particolarmente ricche in ferro, tanto da colorare vistosamente l’area circostante, e le sue acque sono definite mediominerali bicarbonate alcalino-terrose. Poco distante una seconda sorgente denominata “Gemma”, particolarmente frequentata ed apprezzata dalla gente, dà invece acque minerali solfato-bicarbonato-calcico magnesiache. Infine l’ultima sorgente, “Adamantina”, la più settentrionale, anchessa posta a poca distanza dalla sponda del lago, sebbene meno  mineralizzata, invece caratterizzata da una maggiore quantità di idrogeno solforato, che attribuisce alle acque il tipico odore di “uova marce”, ed anch’essa apprezzata, nelle giuste quantità, per le supposte qualità terapeutiche.

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