Friuli Venezia Giulia e dintori 2018

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VACANZE IN FRIULI VENEZIA GIULIA: PERCHE’?

Abbiamo scelto il Friuli Venezia Giulia (FVG) come meta per le nostre vacanze estive nell’agosto del 2018. Perchè proprio il FVG? Perchè ci sono le Dolomiti, perchè si mangia bene, perchè costa poco, bla bla bla…Balle. La nostra vera meta erano i Monti Tatra in Slovacchia ma il giorno prima della partenza abbiamo subito un furto in casa, con tanto di roccambolesco inseguimento del ladro che, nella fuga, ha abbandonato praticamente tutta la refurtiva tranne ciò che serve per partite per delle vacanze all’estero: carta d’identità, patente, tessera sanitaria, bancomat, carta di credito. Praticamente due apolidi senza un quattrino. Dopo due giorni di uffici pubblici tra denunce e rinnovi, al posto della carta d’identità, patente e tessera sanitaria, ci ritroviamo con tre fogli provvisori semileggibili ed immaginiamo la scena della Susi alla reception di una guesthouse slovacca che cerca di spiegare che non è una richiedente asilo subsahariana (in estate ho più o meno quel colore) ma un’italiana con i documenti provvisori. Mmh…

Questo è stato l’unico motivo che ci ha spinto a restare in Italia.

Ok, ma perchè proprio il FVG? Perchè ci sono le Dolomiti, perchè si mangia bene, perchè costa poco, bla bla bla…Balle. Per gli amanti delle “vacanze attive” esiste un unico paradiso, il Trentino Alto Adige. Ma quanto è affollato? Veniamo assaliti dalle immagini della coda alla base dei tratti attrezzati sulle Alte Vie in attesa del passaggio di: due gruppi CAI da 15 ciascuno, seguita dalla famiglia tedesca con cinque figli biondissimi che cerca di superare i gruppi CAI alla prima catena, la famiglia italiana con il bambino che si impianta frignando a metà strada. Oddio, no. Noi non sopportiamo i sentieri affollati. Anzi, più a monte, noi non sopportiamo la folla in generale.

Così, per evitare la folla, abbiamo pensato al “misterioso” FVG. Ad essere sinceri, nulla sapevamo della quantità di turisti che avremmo potuto incontrare in Friuli, ma abbiamo dato per scontato di trovarne pochi. Del resto nessuno parla mai di questa regione se non per le disgrazie: terremoto e Vajont. Certo, l’idea dell’avventura di attraversare l’Europa per raggiungere un luogo poco conosciuto come i Monti Tatra era ancora forte in noi. Ma tant’è, siamo finiti in FVG.

Il Friuli Venezia Giulia è un po’ come il Molise del Nord, non esiste.

Ecco, noi siamo partiti così, a caso, con moderato entusiamo, nessuna preparazione ed organizzazione, senza alcuna idea di cosa fare o dove andare, con una mazzetta di contanti in tasca per la diffidenza verso la carta prepagata ed uno smathphone per trovare tutte le informazioni. Ed una domanda: <<ma in FVG ci sarà la linea?>>.

E allora vogliamo raccontarvi del nostro piccolo viaggio per rassicurarvi che il FVG esiste eccome, ed è in buona salute.

ALCUNE DRITTE PER IL VIAGGIO

Quando partire.
Nel Parco delle Dolomiti Friulane l’autunno arriva il 15 di agosto, le temperature precipitano sotto i 10°-15° C e il meteo diventa molto variabile con precipitazioni frequenti. Inoltre, la stessa camera prenotata il 10 agosto a 50,00 euro vi costerà 80,00-120,00 euro dal 14 agosto in poi. Se vi è consentito scegliere, rimanete bassi, programmate il vostro viaggio in luglio o al massimo, nella prima decade di agosto.

Prenotare una camera.
Qui in FVG nessun albergatore o privato è così folle da farsi spennare il 21% da Booking o il 13% da Airb&b, per cui si fa alla vecchia maniera, con l’elenco degli alberghi e le telefonate. Non spaventatevi, quindi, se, in procinto di partire, non doveste trovare alcuna disponibilità su Booking, perchè di posti ce ne sono eccome. Il vero segreto è chiamare gli Alberghi Diffusi. Di solito risponde una voce energica e un po’ intrallazzona che vi chiederà di richiamare dopo 10 minuti. Fatelo, perchè vi avrà sicuramente trovato  un indirizzo ed un numero da chiamare. Trattasi di appartamenti grandi, accessoriati e davvero confortevoli a 50-60 euro al gg , quasi sempre dog friendly.

Dove andare.
Se vi piace camminare in ambiente dolomitico, prediligete senz’altro la zona del Parco delle Dolomiti Friulane. Se amate la vacanza sportiva di solo trekking, programmate un trekking itinerante lungo il GIRO RIFUGI. In alternativa è possibile fare tappa in appartamento o in hotel, a nord o a sud del Parco. La zona sud (Cimolais o Claut), è  meno turistica, pur fornendo una rosa di escursioni molto carine. La zona nord (Forni di Sopra, Forni di Sotto) è un po’ più turistica e se vi piace il genere, cercate una sistemazione a Forni di Sopra, ricca di negozietti e ristoranti (Forni di Sotto è deprimente). Esiste una terza possibilità, cioè gli alpeggi a nord del Lago di Sauris, un territorio adatto soprattutto a famiglie o ad escursionisti tranquilli per via dei numerosi sentieri che si snodano tra le malghe.

Dove non andare
In pianura. Desolante…a meno che non siate a caccia di vino bianco!

Come pagare.
Prevalentemente contanti…


I CAPITOLI DELLA NOSTRA AVVENTURA FRIULI E DINTORNI 2018

 

 

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