Vicinissimi alle nostre città, abbiamo un’incredibile varietà di luoghi naturali, inaspettatamente disabitati e aspri, dove riempirci l’anima o sperimentare il nostro lato avventuroso e misantropico. E’ l’inestimabile fortuna di chi vive in Italia, un piccolo paese dove sono concentrate, e in bella copia, tutte le cose del mondo: monti, colline, laghi, mare, città e borghi antichi. Sono ben poche le cose che mancano in Italia, forse solo il deserto (meglio così) e le impenetrabili foreste pluviali (appunto, impenetrabili).

E’ un vero crimine non approfittare della fortuna di essere nati nel posto giusto e nel nostro tempo libero cerchiamo di scoprire le bellezze che se ne stanno nascoste intorno. A volte per trovarle basta solo sbagliare strada, per caso o di proposito, altre ancora è sufficiente una foto trovata su internet, l’indicazione del barista dove ci si è fermati per un caffè o anche solo una insolita concentrazione di laghetti visti su una carta geografica.

Per scelta e per passione preferiamo immergergi nella natura imprevedibile della montagna ma qualche volta andiamo alla scoperta di città o borghi antichi e, ultimamente, anche di specchi d’acqua dove scivolare con la canoa. L’importante è uscire e allontanarsi dalla folla della città.

Siamo onesti, le camminate in montagna costano fatica e non sempre sono rose e fiori, come quando la nuvoletta ti scarica acqua a pranzo, magari dopo un sentiero noioso. E poi ci sono i giorni no quando, semplicemente, non si ha lo spirito giusto per camminare ma tua moglie ci tiene tanto. Fa parte del gioco, fa parte della vita. Ma anche in questi casi, la sorpresa che stupisce dietro ad una curva del sentiero o il panorama in sella ad un passo possono ripagare di tutto in un sol colpo. Capita che il percorso ti spalanchi la bocca fin dal primo passo ma è raro, perchè in montagna l’emozione quasi mai arriva subito e gratis, la regola è che te la devi guadagnare e ben per questo vale doppio. In ogni condizione meteo, pioggia, sole o vento, ti porti via sempre qualcosa, alla peggio anche solo il desiderio di tornare a casa a farsi un doccia o abbracciare la copertina del divano. Facciamo spesso trekking da soli, ma non disdegnamo i gruppi escursionistici, la compagnia ci piace. Ce n’è di tutti i tipi e per tutti i gusti e grado di allenamento (LEGGI ANCHE IL SOCIAL TREKKING). Va bene la solitudine e il mistero della montagna, ma anche qualche sana chiacchiera ci sta benissimo.

I rifugi. A differenza di tanti trekkisti che vedono la montagna solo come fatica e sofferenza, noi no. Anzi, salvo rari casi in cui non esistono alternative e ne vale veramente la pena, noi scegliamo prima il rifugio e poi il percorso per arrivarci. Mangiare e bere dopo una fatica, è per noi un ulteriore premio quasi irrinunciabile. Siamo dei trekkisti, non è che andiamo in montagna per espiare peccati! O forse, più semplicemente, siamo una coppia che predilige i ristoranti con il parcheggio lontano.


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