Se il meteo non fosse stato avverso probabilmente ad Imola non ci avremmo messo mai piede ed è un vero peccato perchè questa piccola cittadina di 70.000 abitanti è un gioiellino con delle “chicche” imperdibili. Conosciuta da tutti gli italiani solo per il suo Autodromo, in realtà meriterebbe la visita di un giorno intero per scoprirvi una dimensione urbana sostenibile, fatta di botteghe storiche, ordine e cura dei dettagli ed enogastronomia. Noi vi siamo rimasti solo due ore nell’attesa di un miglioramento del meteo per poter fare un’escursione programmata per cui segnalerò soltanto un paio di cose che potete fare con cane al seguito.
Rocca Sforzesca di Imola
Impostando il navigatore per il Centro di Imola arriverete al grande parcheggio adiacente la Rocca, per cui è difficile non vederla. I lavori di costruzione di questo edificio medioevale cominciarono nel 1332 ma con Gian Galeazzo Sforza nel XV secolo venne adeguato ai nuovi sistemi di difesa richiesti dalle armi comparse in quel tempo. Assediata e conquistata nel 1499 da Cesare Borgia, la Rocca venne danneggiata e sistemata in base ai disegni preparati da Leonardo da Vinci. Conquistata poi dallo Stato Pontificio, la Rocca divenne carcere pontificio, in funzione fino al 1958, quando le carceri furono chiuse. Il complesso è stato restaurato e nel 1973 è stato aperto al pubblico come museo. Con il cane al seguito ci siamo limitati al periplo delle mura e al cortiletto interno, impreziosito dai colori del foliage.
La Farmacia dell’Ospedale
Passeggiando per la via Emilia, il visitatore non può che fermarsi a bocca aperta di fronte alle vetrine della Vecchia Farmacia Monumentale, inaugurata nel 1794 e tutt’ora operante e visitabile negli orari di apertura. E’ come se il tempo si fosse fermato, per cui entrando, avrete l’opportunità di visitare una vera farmacia settecentesca. Per esempio troverete ancora i 457 vasi d’epoca in maiolica, di fabbrica imolese, recanti nel cartiglio il nome del medicamento, disposti nei mobili di legno intagliato opera dell’ebanista imolese Giuseppe Magistretti.
La volta decorata è opera dei pittori locali Angelo Gottarelli e Alessandro della Nave, che tanta parte ebbero nella decorazione dei palazzi cittadini più belli nella seconda metà del ‘700. Gli affreschi celebrano le virtù della Medicina e la forza rigenerante della Natura. Le zone superiori delle pareti di fondo sono ornate da sei statue in terracotta dipinte a tempera , di fattura faentina.
E tra vasi, medicamenti ed ampolle, in alto, un’epigrafe tratta dalle Ecclesiaste che recita “ANTE LANGUOREM ADHIBE MEDICINAM”, in pratica un modernissimo suggerimento “prevenire è meglio che curare”!
I CAPITOLI DELLA NOSTRA AVVENTURA
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