Dal Passo del Vivione (BG/BS) un facile percorso ad anello tra il Lago di Valbona, di val Asinina e i Laghetti delle Valli (+/-500m)

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Il Passo del Vivione (m. 1828) separa la provincia di Bergamo da quella di Brescia, la val di Scalve dalla val Paisco, a sua volta tributaria della val Camonica. Giungervi, da ambo le parti, è una scommessa. Una stradina stretta, irta ed esposta, lunga ben 25 km, collega la bergamasca Schilpario dalla bresciana Poisco. La scommessa consiste nel giungere al passo senza incrociare automobilisti nell’altro senso. Per questo motivo, il Passo del Vivione è frequentato prevalentemente da motociclisti e ciclisti ed è aperto solo nella stagione estiva. Giunti al passo, il Rifugio Passo Vivione è in posizione strategica per un ottimo pranzo e non solo. Dal passo si ramificano, infatti, tracciati militari e sentieri E/EE che consentono di raggiungere il Rifugio Tagliaferri (m. 2.328), il più alto delle Orobie Bergamasche e passi orobici, il Passo del Gatto, Passo del Venerocolo, Passo del Vo’. Ma dal passo è possibile anche percorrere un piacevole anello che attraversa ben 4 laghetti delle Prealpi Orobie: Lago di Valbona (m. ‎2.055) , Lago di val Asinina (m. 2.140) e i Lgahetti delle Valli (m. 1979 e m. 1993)

Noi abbiamo percorso questo anello in poco meno di 4 ore (con ampie soste – 2h e 45′ in movimento) in una giornata di pioviggine, sfruttando la strategica assenza di turisti sulla strada per il passo. Appena 500 metri di dislivello e 8 km percorsi, sono stati comunque un’ottima scusa per abbuffarci al Rifugio Passo Vivione senza sensi di colpa.

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Il parcheggio: Passo del Vivione (m 1.828)

Giungere al Passo del Vivione, come avete appena letto, non è proprio agevole, sia che partiate dalla Val di Scalve o dalla Val Camonica. Il consiglio che vi diamo è di pianificare questa escursione in una giornata di meteo incerto, o proprio con pioviggine, per abbassare la probabilità di incrociare altri automobilisti o motociclisti. Partendo da Schilpario (BG), il percorso in auto regala una bellissima vista sulle Piccole Dolomiti Scalvine.

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Una volta giunti al passo cosa troverete: un parcheggio gratuito, il Rifugio Passo Vivione, un laghetto, sculture di legno, tavoloni e panche per pic nic e relax.

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Tappe del percorso

1° PARTE: 1 ora / +230 m di dislivello positivo
Passo del Vivione
(m. 1.828) –> sentiero 416 –> Lago di Valbona (m. 2.055)

2° PARTE: 30′-45′ / +178 m di dislivello positivo / – 93 m di dislivello negativo
Lago di Valbona (m. 2.055) –> Sentiero 415A –> Selletta  (m. 2.233) –> Lago di Val Asinina  (m. 2.140)

3° PARTE: 45′ / – 161 m di dislivello negativo
Lago di Val Asinina  (m. 2.140) –> Sentiero 415A –> Laghetti della Valle  (m. 1.979)

4° PARTE: 30′-45′ / +44 m di dislivello positivo/ – 195 m di dislivello negativo
Laghetti della Valle  (m. 1.979) –> Sentiero 415 –> ponticelli  (m. 1.784) –> Sentiero 416 –> Passo del Vivione (m. 1.828)

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1° PARTE: dal Passo del Vivione (m. 1.828) al Lago di Valbona (m. 2.055)

Al vostro arrivo al passo noterete subito una bacheca informativa in legno ed una palina segnaletica. La bacheca espone informazioni sulla viabilità militare al Passo del Vivione mentre la palina segnaletica indica le numerose alternative escursionistiche: laghi, rifugi e passi.

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La zona intorno al Passo del Vivione è interessata da una ben marcata rete viaria militare, eredità della Grande Guerra, che costituiva l’anello di congiunzione tra le difese camune dell’Adamello e la lontana Linea Cadorna. Questa viabilità metteva, inoltre, in comunicazione il fondovalle con quei passi che potevano essere valicati dalla Valtellina con più facilità. Il tracciato che, dal Passo del Vivione raggiunge il Passo di Valbona o Passo del Gatto e poi il Passo del Venerocolo, è una parte di questa via di comunicazione.

Oggi è il sentiero 416, cioè il sentiero che dovete imboccare per cominciare il giro ad anello. Vi accorgerete subito dell’origine militare di questo sentiero per le caratteristiche strutturali del tracciato che ricordano quelle delle mulattiere militari realizzate lungo tutto il fronte. Si tratta di una mulattiera complessivamente lunga 6,5 km, con una pendenza del 10%, e larghezza tra 1,20 e 2 metri.

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Pochi metri oltre la palina, il regolare sentiero 416 affianca un laghetto con un’alga particolare, la “Coltellaccio natante”, che regala giochi di colore e riflessi unici.

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Proseguite sulla strada militare sino al primo bivio. Sulla sinistra vedrete, infatti, una palina indicante i Laghetti delle Valli. Memorizzate la posizione perchè sarà il vostro punto di arrivo alla fine dell’anello. Proseguite, quindi, diritto.

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Proseguite sul tracciato militare sino al secondo bivio, dove dovrete tenere la destra in salita per non finire alla Malga Gaffione.

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Procedete sul sentiero 416 che continua a salire con poca pendenza, supera una malga e giunge al Lago di Valbona (m. 2.055).  Davanti a voi sarà ben visibile il tracciato del sentiero 416 che continua a salire regolarmente in direzione del Passo del Gatto. Tuttavia è proprio qui che dovrete abbandonare il sentiero 416.

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2° PARTE: dal Lago di Valbona (m. 2.055) al Lago di Val Asinina (m. 2.140)

Il sentiero 416 non costeggia il lago ma potete facilmente raggiungere le sue rive camminando tra i rododendri. Fatte le foto di rito, ritornate sul tracciato militare e proseguite qualche metro sino al terzo bivio. Qui dovete prendere sulla sinistra il sentiero 415A che vi porterà in circa 20 minuti alla selletta suggestiva, a quota 2.233 metri, che separa la Valbona dalla Val Asinina.

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Dalla selletta, girando semplicemente la testa a destra e sinistra, si ha una vista molto suggestiva sui entrambi i laghi, Lago di Valbona e Lago di Val Asinina. E’ possibile salire ancora un po’ sul roccioso Monte Poiat (m. 2.322) per una bella vista sul Gruppo del Pizzo Camino.

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Dalla selletta si scende sino al Lago di Val Asinina (m. 2.140), inizialmente su sentierino sconnesso, tra sfasciumi e magri pascoli, prestando un po’ di attenzione. Il sentiero poi migliora. Al Lago una palina segnala la prossima meta, cioè i Laghetti delle Valli, in 50′.

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3° PARTE: dal Lago di Val Asinina (m. 2.140) ai Laghetti delle Valli (m. 1.979)

Siamo ancora sul sentiero 415A che prosegue, ahimè, tagliando fuori un altro paio di laghetti dispersi nella piana umida sottostante la cascatella che si origina per il piccolo salto altimetrico compiuto dall’emissario del lago. Se avete tempo e voglia fatevi un giro più sotto, noi lo abbiamo fatto ed abbiamo ripreso il tracciato ufficiale poco più avanti delle pozze.

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Ripreso il tracciato ufficiale del sentiero 415A, vi troverete su un comodo sentiero che in circa 45′ vi porterà, in leggera discesa, alla sella che impedisce la vista  del primo dei tre Laghetti delle Valli. Ciò che, invece, è già visibile è il sentiero 415 del ritorno.

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Eccoci, quindi, al primo dei tre Laghetti delle Valli a quota 1.979 metri. Noi, in verità, ci siamo fermati al secondo perchè non ci sono sembrati particolarmente significativi. Sono di origine glaciale e, pare, abbiano acque purissime.

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4° PARTE: dai Laghetti delle Valli (m. 1.979) al Passo del Vivione (m. 1.828)

Finita la visita ai laghetti, si ritorna sull’ampia sella al quarto bivio dove una palina indica il Passo del Vivione (m. 1828) in  40′. Si imbocca, quindi, il sentiero 415 che porta alla Baita Gaffione. Noi non abbiamo raggiunto la baita ma nulla vi vieta di farlo allulgando un poco l’escursione. Ce la siamo lasciata alle spalle al quinto bivio, subito dopo un ponticello, seguendo l’indicazione per il Passo del Vivione in 30′. Superato un rudere ed un altro ponticello, con uno strappetto finale in salita, ci siamo ricollegati al sentiero 416 e da qui siamo ritornati al Rifugio Passo Vivione (m. 1.828) per il pranzo.

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Ritrovato un meteo quasi buono, abbiamo potuto abbracciare con la vista le due valli appena attraversate, la Val Asinina e la Valbono, e la sella dei Laghetti delle Valli.

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Dati riepilogativi del sentiero

Punto di partenza: Passo del Vivione (BG-BS)
Punto di arrivo: Passo del Vivione (BG-BS)
Quota minima: 1.782 m
Quota massima: 2.233 m
Dislivello: +/- 500 m
Distanza: 8,2 km
Percorso: ad anello
Tempo in movimento: 2h 45′ (A/R)
Tempo con le soste: 3h 45′ (A/R)
Pranzo: c/o Rifugio Vivione

Per ricevere la traccia GPS scrivete a oggiescoblog@gmail.com

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Dove mangiare

RIFUGIO PASSO VIVIONE
Passo del Vivione, 24020 Passo del Vivione, BG
Cellulare: +39 333 898 4490
piziomariovivione@libero.it
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Dal 1978 la famiglia Pizio, con passione, gestisce il Rifugio Vivione. Meta di motociclisti e ciclisti che vogliono vivere la montagna.Ospitalità e cucina tipica fatta con ingredienti genuini e tradizionali.

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