La Bassa Val Chiusella: I Laghi di Alice e Meugliano (+/-400m)

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Lasciamo Lessolo con destinazione Valchiusella e la prima tappa è il Sito di Importanza Comunitaria “SIC Laghi di Alice e Meugliano” (anno di istituzione 1995). Non siamo mica tanto convinti, perchè, diciamolo, sulla carta sembrano proprio due stagni insignificanti, tuttavia sono situati all’imbocco della Valchiusella, sulla sponda morenica destra della Serra di Ivrea e costituiscono la parte collinare della valle.
Arriviamo al Lago di Alice chiedendoci cosa mai avesse fatto questa Alice per meritarsi la dedica di un lago. Brutta cosa l’ignoranza. Il toponimo si riferisce all’abbondanza  di acqua della zona. Nella fase interglaciale tra Riss e Wurm, i vari cordoni morenici delimitarono le depressioni lasciate dal ritiro del grande ghiacciaio pleistocenico che percorreva la vallata della Dora Baltea. Queste depressioni vennero, quindi, colmate dalle acque di scioglimento dei ghiacci, creando numerosi bacini lacustri. Molti di questi, per il successivo interramento, si sono ridotti o estinti. Oggi sono rimasti i Laghi di Alice e Meugliano, i Laghi di Ivrea, il Lago di Candia e quello di Viverone (il terzo lago più grande del Piemonte), nonchè diverse zone umide.
La prima sorpresa, arrivati al Lago di Alice, è che il lago è una proprietà privata.
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Un SIC è un luogo protetto in cui si cerca di conservare gli habitat naturali e seminaturali, la flora e la fauna selvatiche, salvaguardandone così la biodiversità. Il fatto che il Lago di Alice sia una proprietà privata, recintata e regolamentata, sicuramente ne aiuta la conservazione, ma da qui a dire che questo luogo sia un vero habitat naturale ce ne passa. La presenza di un bar ristorante con un’area mantenuta a prato per fini estetici e ricettivi (ci sono le sdraio) direi che declassa l’habitat a seminaturale.

20180901_15505420180901_155115E’ il laghetto più piccolo, poco distante, a rappresentare un piccolo gioiellino di biodiversità e gli sforzi di conservazione, infatti, si concentrano qui.
20180901_112036Dalla Strada Provinciale parte un sentierino che consente di fare il periplo del lago con notevoli scorci bucolici. La giornata potrebbe anche finire così, con una bella passeggiata in un ambiente rilassante, leggendo qua e là i pannelli informativi su flora e fauna presenti per poi fare uno spuntino al ristorante. In realtà, è più interessante proseguire per due motivi: 1) raggiungere il Lago di Meugliano; 2) camminare in cima al cordone morenico che separa i due laghi.

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Decidiamo, quindi, di proseguire verso nord, risalendo il cordone morenico. Seguiamo le indicazioni per il Lago di Meugliano, sotto una pioggerellina insistente ma tollerabile.
Il Lago di Meugliano sembra ancora meno un habitat naturale di quello di Alice. Qui c’è un chiosco per la pesca ed un ristorante, “L’incontro”, oltretutto impegnato per un matrimonio, quindi il massimo della biodiversità che troviamo è quella dei colori dei vestiti degli invitati.
Il Lago di Meugliano, appurato che di naturale ha ormai pochino, è però proprio un bel luogo, curato e gradevole. Se dovessi pensare a dove trascorrere una bella Domenica con pranzo al ristorante e relax con un libro al sole, beh non esiterei a proporlo. Si può raggiungere anche in auto e c’è un ampio parcheggio, cosìcchè non avete scuse per lasciare a casa i nonni. Il lago di Meugliano è child, dog and nonno friendly 🙂
20180901_12442120180901_130154_lowPer raggiungere il Lago di Meugliano è stato necessario scendere un pochino dal crinale del cordone morenico, per cui al ritorno dobbiamo risalire e proseguire poi sul crinale. Adoro camminare sui crinali e la sensazione che mi da l’essere il punto più alto dell’orizzonte ma c’è la nebbia e non si vede assolutamente nulla. La camminata prosegue, quindi, veloce sino alla Strada Provinciale perchè è tardissimo, abbiamo una fame pleistocenica e la speranza è di trovare “Il Pontile” ancora aperto, visto che L’incontro ci ha rimbalzati. Ed è così. In una saletta vista lago consumiamo un pranzo davvero speciale. Consiglio il piatto unico di antipasti e la cipolla con la fonduta. Strepitosi!20180901_14333140628686_10214993982954449_9037964376065179648_n20180901_15460720180901_143328


DETTAGLI DEL SENTIERO

Dislivello in salita: 400 m
Dislivello in discesa: 400 m
9 km
Tempo in movimento: 2 h e 15′
Tempo totale: 3 h

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LAGHI ALICE E MEUGLIANO 3

LAGHI ALICE E MEUGLIANO 4


DOVE DORMIRE

Guest House “Il Frutteto di Emi e Teti”
via Magnus 25, 10010 Lessolo TO
Altitudine 277m
Telefono 3289554488
otmaury@gmail.com
Pagina Facebook


DOVE MANGIARE

Il Pontile (Lago di Alice)

L’incontro (Lago di Meugliano)
Regione Lago, 1, 10080 Meugliano TO
Telefono: 0125 74594
Sito Web


3 Replies to “La Bassa Val Chiusella: I Laghi di Alice e Meugliano (+/-400m)”

  1. Scusami, La Susi, ma … sei proprio milanese: fai un giro per i luoghi SIC dell’AMI e pretendi, con una passeggiata, di offrire i tuoi commenti: come la peggiore delle turiste (ce ne sono molti, ovunque, pensavo solo in Tibet o in Perù, ma …). Brutta cosa l’ignoranza: sono parole tue. I laghi hanno diversa origine, seppur glaciale entrambi (Alice = lingua glaciale, Meugliano = intra-morenico). Il laghetto accanto a quello di Alice, che dici più naturale, è invece artificiale: lo crearono circa un secolo fa per cercare la torba, ne scavarono ovunque, in Canavese. Tutti i paesaggi a basse quote che vediamo sono artificiali (= modellati dall’uomo) – anche dalle parti di Milano: la Valle era altamente abitata, tutto il territorio era disboscato e usato a prato. Esistono fotografie del l. di Meugliano senza un albero; poi, durante il Fascismo, in regime di autarchia, a causa dell’embargo dovuto alla nostra aggressione all’Etiopia, il regime istituì vari “Boschi dell’Impero”: Meugliano è uno di questi (ce ne sono molti, sopra Vico Canavese un altro, anche in Lombardia molti). Il bosco è stato proseguito nel dopoguerra, fino agli anni ’80 si usavano le conifere, purtroppo. Pioppi, ontani e betulle sono spontanei. La natura è una cosa che evolve: tanto a Meugliano, come ad Alice, che … vicino a Milano. Abbiamo cercato di fare un sentiero pianeggiante intorno al lago, sia per fermare gli aghi di pino che inquinano il lago, sia per permettere l’accesso ai disabili (e non troppo disabili: bambini, anziani …). Però le foto che hai fatto sono belle (considerato anche il poco tempo che hai avuto). Per altre info scrivimi, munari.pietro@iol.it Ho scritto un libro sulla geologia della Valchiusella – anche dei laghi citati.

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  2. Ciao Pietro, accetto con umiltà tutte le critiche, quindi, innanzi tutto: GRAZIE! Tuttavia il taglio che vogliamo dare al nostro blog è esattamente ciò che siamo,cioè due (+cane) viaggiatori scalcagnati che gironzolano a caso senza documentarsi prima. Non abbiamo ambizioni di documentaristi, ma solo di offrire uno spunto per visitare luoghi, anche solo di passaggio, sconosciuti ai più. Quindi prendi il nostro resoconto come un riscontro di ciò che può percepire il turista medio. Le informazioni in rete sui laghetti sono scarse, per cui devi accettare il fatto che le poche info recepibili siano quelle degli scarsi pannelli infdormativi. Se vuoi scrivere un articolo di approfondimento o hai già materiale prodotto che vuoi condividere con noi, saremo felici di pubblicare. Puoi contattarci via mail su oggiescoblog@gmail.com
    Buon Anno!

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